Il non-luogo dell’arte contemporanea

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30 août 2016

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Luca Marchetti, « Il non-luogo dell’arte contemporanea », Rivista di estetica, ID : 10.4000/estetica.1077


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Il saggio vuole analizzare se sia possibile parlare di arte contemporanea in termini non meramente cronologici. A questo scopo si avvale del lavoro e delle riflessioni di Peter Osborne, secondo cui l’arte contemporanea deve essere pensata non come un concetto descrittivo, ma come un concetto normativo in grado di giustificare e di rendere possibile il carattere di autonomia dell’arte. Sotto questo profilo, secondo l’autore tutta l’arte contemporanea è arte postconcettuale, poiché oggi la distinzione tra ‘arte’ e ‘non-arte’ non può riposare soltanto su una dimensione estetica, ma deve necessariamente riposare anche su procedure teorico-riflessive (concettuali). Inoltre, non è più possibile configurare una storia dell’arte centrata unicamente sul medium, sulla forma o sullo stile, poiché la natura immateriale, tecnologicamente immaginale e digitalizzata delle pratiche artistiche impone di pensare la dimensione autonoma dell’arte non più attraverso la distinzione (moderna) tra ‘opera’ e res, ma come il darsi finzionale di non-luoghi. Da questo punto di vista, Osborne prova a ripensare la ‘forma’ dell’opera d’arte contemporanea in termini di una paradossale unità distributiva temporale e spaziale. In questo modo, l’unità temporalmente disgiuntiva e il carattere transnazionale (globale) diventano le due caratteristiche principali dell’opera d’arte contemporanea.

Is it possible to think about contemporary art not in mere chronological terms? Ac-cording to Peter Osborne contemporary art is a normative concept capable to secure the autonomy of art. From this point of view contemporary art is postconceptual art, because nowadays the art/non-art distinction has to be thought as a theoretical reflexive (conceptual) practice. Furthermore, it is not more possible to configure a history of art based on medium, form or style, because the immaterial, digital nature of the artistic practices needs that the autonomous dimension of art has to be thought in terms of non-places. From this point of view, the form of contemporary artwork is a paradoxical disjunctive unity of space-time. In this way, the radically distributive character of the unity of the work, and the globally transnational character of an art space are the primary markers of contemporary art.

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