La diversità del vivente prima e dopo la biodiversità

Fiche du document

Date

2 février 2016

Type de document
Périmètre
Langue
Identifiant
Relations

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/0035-6212

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/2421-5864

Organisation

OpenEdition

Licences

https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ , info:eu-repo/semantics/openAccess



Citer ce document

Patrick Blandin, « La diversità del vivente prima e dopo la biodiversità », Rivista di estetica, ID : 10.4000/estetica.338


Métriques


Partage / Export

Résumé It En

La spettacolare invasione della parola “biodiversità” nelle sfere scientifiche e politiche così come nei media ha suggerito la possibile nascita di un nuovo campo d’indagine scientifica. Tuttavia, la diversità del mondo vivente è stata l’oggetto di studio della storia naturale sin dai primordi. Gli ecologi non hanno aspettato la pubblicazione di “Biodiversity” di Wilson e Peter, nel 1988, per prendere in esame la diversità delle specie all’interno degli ecosistemi e per occuparsi di questioni fondamentali come i processi di diversificazione e il significato funzionale della diversità specifica. L’analisi degli articoli pubblicati a partire dagli anni Quaranta, fino al 1988, ci permette di comprendere di quali argomenti, relativi al tema della diversità, si sono occupati gli ecologi, e come le intuizioni, gli approcci teorici e la ricerca empirica abbiano interagito. La domanda che si pone è: l’invenzione della biodiversità ha promosso la ricerca? Uno sguardo alle pubblicazioni post-1988 consente di suggerire una risposta.

The spectacular invasion of the word “biodiversity” in scientific and political spheres and in the media suggested the emergence of a new scientific field. However, the diversity of the living world was the target of natural history since its very beginning. Ecologists did not wait for the publication of Wilson and Peter “Biodiversity” in 1988, to consider the diversity of species within ecosystems, and to address fundamental questions such as diversification processes and the functional signification of species diversity. The analysis of papers published from the 1940s to 1988 allows to understand the issues that ecologists addressed on diversity topics, and how intuitions, theoretical approaches and empirical research interacted. Did the “invention” of biodiversity enhance research? A look throughout post-1988 publications permits one to suggest an answer.

document thumbnail

Par les mêmes auteurs

Exporter en