Valéry e la filosofia della letteratura

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25 février 2020

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Danilo Manca, « Valéry e la filosofia della letteratura », Rivista di estetica, ID : 10.4000/estetica.5191


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Résumé En It

In the present article, I will address the question of whether Paul Valéry’s thought can somehow contribute to the recent debate concerning the philosophy of literature. Firstly, I will focus on the idea according to which philosophy can be meant not only as a literary genre but also as an art of thinking. This allows Valéry to state that the poet, too, has a philosophy insofar as he or she is able to think abstractly by practicing his or her own mind. Secondly, following some remarks of Derrida and Rorty, I will discuss Valéry’s idea according to which the philosopher is a philosopher to the extent that he or she forgets that philosophy has to be written. This will lead me to distinguish the peculiar aesthetics of the philosopher as writer from that of the poet.

In questo articolo discuterò il contributo che le riflessioni di Paul Valéry potrebbero dare al recente dibattito, sviluppatosi per lo più in ambiente analitico, sulla filosofia della letteratura. Il problema da affrontare riguarda la natura stessa dell’indagine chiamata “filosofia della letteratura”. Oggi si tende a definirla per contrapposizione alla “filosofia in letteratura”, ossia allo studio dell’occorrenza di temi filosofici in letteratura e dello sviluppo di tesi filosofiche attraverso la letteratura. L’apporto di Valéry a riguardo è particolarmente interessante per almeno due motivi, che discuterò nei due rispettivi paragrafi in cui ho suddiviso il testo: 1. Mettendo in discussione le nozioni correnti di “filosofia” e “letteratura”, Valéry prospetta una terza via che, mentre continua a distinguere lo studio della letteratura come fenomeno artistico dallo studio del modo in cui temi filosofici vengono affrontati in letteratura, ritiene tuttavia che per capire cosa sia la letteratura non si possa separarla dalla sua capacità di pensare astrattamente. 2. Inoltre, nelle sue riflessioni teoriche Valéry va alla ricerca della “poesia in filosofia”, ossia della dimensione poietica che permette alla filosofia come arte del pensare astratto di trasformarsi in un gioco linguistico comunicabile e quindi condivisibile. A partire da questa idea in conclusione arriverò a distinguere le due concezioni estetiche sottese dalla filosofia e dalla poesia.

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