3 septembre 2014
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Valeria Capelli et al., « Gli statuti del Comune di Siena fino allo « Statuto del Buongoverno » (secoli XIII-XIV) », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.2283
Nel ripercorrere il complessivo svolgimento della statutaria senese nel corso dei secoli XIII e XIV, il saggio evidenzia l’esistenza di un continuo processo di adeguamento normativo e la rilevanza del ruolo assunto dai giuristi nelle frequenti operazioni di revisione statutaria, pur risiedendo nel Consiglio generale cittadino la potestas statuendi. Viene inoltre messa in risalto la tendenza manifestatasi nel corso del Duecento ad affidare a commissioni di « savi » l’elaborazione di provvedimenti ad hoc in merito a specifiche questioni. Il nuovo statuto elaborato sin dal 1324 ed entrato in vigore nel 1344 fu probabilmente un tentativo di ovviare alle difficoltà generate nei decenni precedenti da una crescita incontrollata della normativa cittadina. Ciò che lo rende diverso rispetto alle precedenti compilazioni statutarie è il ruolo svolto nella sua elaborazione da giuristi che intervennero in profondità sulla struttura e sul dettato della normativa sedimentata nel corso di più di un secolo.