18 février 2015
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Paolo Rosso, « La scuola nelle corti tardomedievali dell’Italia nord-occidentale : circolazione di maestri e di modelli », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.2414
Il saggio affronta lo studio dei centri di insegnamento nelle corti signorili dell’Italia nord-occidentale nei secoli XIV-XV. Lo sviluppo della scuola di corte nel tardo medioevo presso i Visconti-Sforza, i Savoia e due principati minori dell’area oggetto di studio, cioè i marchesati di Saluzzo e di Monferrato, fu strettamente dipendente dalle inclinazioni culturali delle casate al potere, tutte profondamente a contatto tra loro, anche sul piano delle relazioni parentali. Verso la formazione del futuro regnante si orientò parte della più aggiornata precettistica pedagogica dell’umanesimo, fondata su temi già presenti nei programmi di insegnamento delle scuole dei maestri privati e delle scuole comunali di livello superiore. Lo spazio della corte divenne un collettore di esperienze, anche pedagogiche, molto spesso maturate altrove, in cui fu coinvolta, soprattutto nel caso della famiglia Visconti-Sforza, una parte considerevole dei maggiori esponenti della cultura umanistica lombarda. La ricostruzione del quadro della docenza ha evidenziato la forte mobilità di modelli pedagogici e di maestri-letterati fra le diverse corti, il cui primo centro di irradiazione fu il ducato di Milano. Questi transiti ripropongono, sul piano dell’organizzazione scolastica di corte, la stessa tendenza all’imitatio che i piccoli principati rivelarono nella riproduzione degli apparati amministrativi dei maggiori Stati regionali.