18 février 2015
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Ferdinando Zamblera, « Potere locale e vocazione mediterranea. Tentativi di grandi signorie siciliane sul finire del Trecento », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.2450
Dalla seconda metà del XIV secolo, il declino della monarchia siciliana segna la contemporanea ascesa di Signorie indipendenti a vocazione mediterranea. Palermo con i Chiaromonte e Catania con gli Alagona rappresentano gli esempi più alti di questi sistemi politici inediti nel panorama isolano. Alagona e Chiaromonte si distinguono marcatamente dal resto della nobiltà feudale regnicola in termini di ideologia del potere, programmi politici ambiziosi e obiettivi economici su scala mediterranea. Civitates e terrae accolgono favorevolmente la nuova proposta signorile godendo della vivacità economica dovuta alla massiccia presenza di mercanti exteri e alle relazioni internazionali mantenute dai detentori delle Signorie con Roma, Venezia, Milano, Genova, Napoli e Barcelona. Un felice connubio quello tra civitates e famiglie signorili durato oltre vent’anni, annientato solo dalla recuperaciò portata avanti dai discendenti del sovrano aragonese Pietro IV il Cerimonioso, dopo una feroce guerra durata dal 1392 al 1397, il cui risultato finale fu la restauraciò monarchica aragonese e la fine dell’indipendenza politica ed economica del regno di Sicilia.