Un’agiografia « dimenticata » del vescovo Domnione, martire di Salona

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7 octobre 2015

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Marianna Cerno, « Un’agiografia « dimenticata » del vescovo Domnione, martire di Salona », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.2692


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Il saggio offre il primo studio dettagliato della cosiddetta Vita secunda di Domnio (o Domnione) di Salona, una delle sei redazioni del dossier agiografico del protovescovo e martire dalmata fra le meno considerate dalla critica. Il testo, una retroversione latina seicentesca di un modello paleoslavo (forse paleocroato) attualmente irreperibile, mostra caratteristiche peculiari rispetto al resto del dossier, che consentono di collocare l’origine dell’agiografia tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, nel momento in cui una chiesa della Dalmazia settentrionale si stacca dalla metropoli di Salona per entrare nella diocesi di Krk (isola di Veglia, Croazia), afferente al patriarcato di Aquileia. La riscrittura della Passione originaria persegue dunque lo scopo di includere la nuova diocesi nel panorama religioso del patriarcato e più in generale della chiesa latina d’Occidente: l’officina agiografica di Aquileia mette così in atto le sue consuete strategie di re-impiego letterario, confezionando una Passione che nell’ambientazione della Pannonia paleocristiana collega in modo originale la tradizione apostolica romana con l’esperienza cirillo-metodiana. In tale particolare contesto nasce la tradizione dell’episcopato dell’apostolo Andronico a Sirmio, che per un fraintendimento di Daniele Farlati (1690-1773) è stata oggetto di un pluridecennale dibattito storiografico.

The article examines for the first time and in great detail the so-called Vita Domnii secunda, one of the six and less studied hagiographies about Domnius, the first bishop and martyr of Salona. The Vita secunda is a 17th century Latin translation of a now lost paleo Slavic model (maybe paleo Croatian), realized by the Franciscan scholar Rafael Levaković. The peculiar characteristics of the Vita secunda enable the setting of its origin between the 11th and the 12th century, at the time of the passage of a northern Dalmatian church from the metropolis of Salona to the diocese of Krk (Veglia), Croatia, belonging to the Aquileian Patriarchate. The role of the Vita secunda is to assist the entering of the new diocese in the religious context of Aquileia and of the Latin Western Church in general. Therefore, the Aquileian hagiographical workshop actualizes its usual re-writing strategies by connecting the Roman Apostolic tradition and the Cyril-Methodian experience in a text set in the paleo Christian Pannonia. In this particular context, the Aquileian hagiographer creates the tradition of the bishopric of Syrmium headed by Andronicus, traditionally considered as one of the 72 Apostles of the New Testament. Due to a misunderstanding by Daniele Farlati (1690-1773), this specific theme has been the matter of historiographical debates among the scholars for decades.

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