Le maestranze saracene a Lucera (FG) nel XIII secolo. Spunti di ricerca sull’impiego dell’edilizia in laterizio in Puglia centro-settentrionale e nel Meridione normanno-svevo

Fiche du document

Date

3 avril 2018

Type de document
Périmètre
Langue
Identifiant
Relations

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/1123-9883

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/1724-2150

Organisation

OpenEdition

Licences

https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ , info:eu-repo/semantics/openAccess



Citer ce document

Nunzia M. Mangialardi, « Le maestranze saracene a Lucera (FG) nel XIII secolo. Spunti di ricerca sull’impiego dell’edilizia in laterizio in Puglia centro-settentrionale e nel Meridione normanno-svevo », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.3866


Métriques


Partage / Export

Résumé It En

Le indagini sull’edilizia storica dell’Italia centro-settentrionale hanno mostrato che nel XII secolo si assiste alla reintroduzione di un nuovo formato di mattone rettangolare. Attraverso il metodo della mensiocronologia è stato possibile individuare delle chiavi cronologiche di adozione del laterizio e ricavare informazioni sull’industria laterizia medievale. L’Italia meridionale manca di un sistematico sguardo archeologico dei materiali costruttivi, delle novità tecnologiche e della loro diffusione su larga scala o meno. Nel presente articolo si esamina il contesto del centro di Lucera (FG), che, partendo dalle mura della fortezza costruita dagli angioini dopo l’occupazione della colonia saracena federiciana, sembra adottare il mattone in maniera continuativa dal XIII al XX secolo. Sulla continuità d’uso di questo materiale si è basata l’applicazione sperimentale della mensiocronologia in un centro della Puglia settentrionale. Il contributo intende individuare le dinamiche di adozione e di diffusione del laterizio a Lucera, interrogandosi sui ruoli delle maestranze e sulla conoscenza delle tecniche. Aprendo lo sguardo dalla Puglia settentrionale alla Calabria e alla Sicilia, si vuole sottolineare la potenziale ricchezza di dati non analizzati attraverso i quali ripensare al rapporto tra influssi esterni, competenze autoctone, scelte progettuali e ruolo delle committenze.

In a project aimed to the historic reconstruction of the medieval landscape of Capitanata, particularly of fortified sites, the swabian – angevin fortification of Lucera was the subject of targeted archaeological investigation in order to identify the material parameters present in the walls. This investigation allowed to outline the production dynamics, in relation to the resources of 'landscape', the design choices, and the social and cultural implications of the building work organization. The dimensional analysis carried out on the brick buildings in the center of Lucera has contributed to identify the role that the Angevin fortification may have played in the development of reactivated clay cycle. It also helped to focus on typical relationship between dimensional features and production, circulation and use of bricks, starting from to late middle age to early modern age. An essential factor made Lucera's fictile production in 13th century suddenly efficient: the availability of skilled workers. The current project intends to bring together material data and the remarkable written sources, considering that an acceleration of the reintroduction of manufacture of bricks into local building traditions was held by Muslims workers at the service of the Angevins.

document thumbnail

Par les mêmes auteurs

Exporter en