An irreducible plural: Franciscan observances in Europe (15th century)

Résumé En It

The paper argues that within the Franciscan Order, the question of regular Observance raised specific problems which are unknown in the other religious orders. It highlights the place of Observance within Franciscan history (and the issue of 'fidelity' to Francis and to the Rule) and discusses the various Franciscan reactions to the demand of a strictior observantia of the Rule (beyond the traditional regularis observantia). The paper underscores the main trends of historiography on the Observance, from chronicles and literature of the fifteenth century to the ecclesiastical erudition of the Early Modern Age, up to the most recent historiography. The author suggests that, above all when considering Franciscan Observance at a European scale, it is appropriate to speak in plural of Franciscan observances. Considering a wide variety of sources (both documentary and literary), the author reflects on the very meaning of 'observance' in the context of Franciscan history. She then defines the characteristics of Observant spirituality, with a clear distinction between the Italici patres (and the Cismontanian area entrusted to them) and the other European contexts, mainly beyond the Alps.

Il contributo chiarisce in apertura tre aspetti: la specificità della questione dell’osservanza entro l’Ordine dei Minori (distinguendo tra il problema secolare dell’osservanza della Regola e lo sviluppo di diversi movimenti di Osservanza per la riforma dell’Ordine); l’arco cronologico indagato: dalle Costituzioni Farineriane del 1354 (alveo giuridico entro cui si sviluppa l’Osservanza come movimento) alla Ite vos di Leone X (1517), che riunisce i diversi rami delle Osservanze francescane separandole giuridicamente dall’Ordine e attribuendogli la qualifica di Ordo fratrum Minorum (distinta dai Minori conventuali); le differenze strutturali che segnano l’organizzazione (ma anche il rapporto con l’Ordine) dell’Osservanza citramontana (sub ministriis) e Cismontana (sub vicariis). Insecondo luogo traccia a grandi linee la storiografia sull’Osservanza distinguendo tre periodi: i secoli XV e XVI; l’erudizione ecclesiastica dell’Età moderna; la storiografia contemporanea con particolare attenzione ai cambiamenti di indirizzo prodotti a partire agli anni Settanta del Novecento. Dopo una sommaria rassegna della tipologia delle fonti letterarie e documentarie, il contributo presenta una proposta di lettura della natura e dei significati che assume la riforma osservante entro l’Ordine dei Minori: significati e valenze storiche assai diversificate per aree e per periodi, e che travalicano ampiamente i confini della storia religiosa in senso stretto. Il percorso dimostra ampiamente il motivo per cui l’Osservanza minoritica – per gli specifici problemi secolari posti dall’osservanza della Regola di Francesco – non ebbe una facies unitaria, configurandosi piuttosto come un irriducibile plurale.