31 juillet 2014
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Alma Poloni, « Gli organismi comunitativi di circoscrizione : un aspetto delle sperimentazioni istituzionali dei maggiori Comuni di Popolo toscani tra Due e Trecento », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.630
Trent’anni fa Giorgio Chittolini attirava l’attenzione sull’esistenza, nello stato fiorentino del primo Quattrocento, di consigli di lega, di podesteria, di capitanato e di vicaria che riunivano i rappresentanti dei Comuni rurali inseriti nella circoscrizione, e consentivano alle comunità di fare sentire la propria voce e interloquire con Firenze. Un’istituzione simile esisteva anche nello stato lucchese, il cosiddetto parlamento di vicaria. L’origine di questi organismi comunitativi va ricercata nelle riforme varate dai maggiori Comuni di Popolo toscani – Firenze, Lucca, Pisa e Siena – nei decenni a cavallo tra Due e Trecento. Al momento della loro creazione, tuttavia, tali organismi erano qualcosa di diverso dai loro eredi quattrocenteschi, e la finalità principale dei gruppi dirigenti popolari del primo Trecento non era consentire una più attiva partecipazione dei comitatini al governo del territorio. Al contrario, in quella fase l’obiettivo primario era favorire una più profonda penetrazione della città, del suo linguaggio e delle sue logiche nel contado e, probabilmente, indebolire l’identità politica dei Comuni rurali.