17 mai 2021
Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/0039-2944
Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/2421-5856
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ , info:eu-repo/semantics/openAccess
Emanuele Kanceff, « Brian G. Rogers, Proust et Barbey d’Aurevilly. Le dessous des cartes », Studi Francesi, ID : 10.4000/studifrancesi.39738
Barbey d’Aurevilly è presente fin da Les Plaisirs et les jours sia nella scrittura proustiana, sia nella sua meditazione critica. Uno dei punti di contatto più evidenti tra i due scrittori è certamente il tempo che si corporizza in certi paesaggi, certe case o chiese o castelli, certi oggetti, certi toponimi, certi profumi… Capitale è dunque la “sensazione” della storia; ma non meno importante la lettura, che l’A. ricostruisce nelle sue tappe essenziali; e altrettanto basilare la percezione d...