4 janvier 2016
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Andrea Manara, « Joëlle Pagès-Pindon, Marguerite Duras, l’écriture illimitée », Studi Francesi, ID : 10.4000/studifrancesi.951
C’è una frase al cuore del progetto di Joëlle Pagès-Pindon, un appunto in forma lapidaria, più che un commento, una di quelle formule che ai frequentatori dell’opera di Marguerite Duras sembra di riconoscere all’istante, pur leggendola per la prima volta, perché in essa entrano immediatamente in risonanza frammenti di altri testi, dialoghi, altre formule altrettanto incisive e altrettanto misteriosamente familiari, che sembrano dire anch’esse, tra le righe: «le réel porte en lui-même sa propr...