Il complotto, il gioco, la realtà. Umberto Eco, George Orwell, Primo Levi, Dan Brown…

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30 juin 2015

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Claudio Milanesi et al., « Il complotto, il gioco, la realtà. Umberto Eco, George Orwell, Primo Levi, Dan Brown… », HAL-SHS : littérature, ID : 10670/1.07mds3


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Il gioco postmoderno sulla sovrapposizione tra finzione e realtà è stato spessosvolto sul filo di una tenue separazione tra le due sfere, scivolando impercettibilmentedalla constatazione della fragilità della barriera che le separaalla negazione della possibilità di stabilirne nettamente la linea di frontiera,e arrivando quindi nei casi estremi all’affermazione di una loro sostanzialeequivalenza. L’idea che cercherò di presentare in questo studio preliminaredell’ultimo romanzo di Umberto Eco è che, con il Cimitero di Praga, egli abbiaespresso una chiara opzione per affermare in modo inequivoco la differenzatra le due sfere, e questo grazie all’impianto narrativo del romanzo e alla suaispirazione: in questo caso, rovesciando un’impostazione più consueta, è lafinzione ad essere deputata a raccontare e spiegare un aspetto della veritàstorica, o meglio, è la ricostruzione narrativa e immaginaria dell’invenzionedi un complotto a svelare i meccanismi della costituzione del falso mito dellasua esistenza. In questo modo, rovesciando i termini classici dell’opposizione,è qui la finzione a illuminare la lettura della realtà, e a dare una forma narrativaalla possibilità di stabilire la differenza tra essa e il dato storico, riferitoin questo caso al processo di diffusione del complotto ebraico nel periododell’emergere dei nazionalismi europei a cavallo fra il secondo Ottocento el’inizio del XX secolo.

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