La figura simbolica dell’uccello e dell’airone in Bassani : animale dantesco ?

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2017

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Sophie Nezri-Dufour, « La figura simbolica dell’uccello e dell’airone in Bassani : animale dantesco ? », HAL-SHS : littérature, ID : 10670/1.0eo431


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Nel romanzo L'airone, Giorgio Bassani rappresenta allegoricamente il malesse-re di un superstite dell'inferno delle leggi razziali che, ormai vecchio, si imme-desima nella figura di un airone insieme maestoso e patetico, agonizzante in una triste palude dopo essere stato ferito durante una partita di caccia. La mor-te progressiva dell'imponente uccello sarà, però, una rivelazione per il prota-gonista che finirà col capire che uscire dalla sua forma corporea e terrestre è ormai l'unica soluzione al suo desiderio di autenticità, di ideale e di verità. Considerando nell'opera bassaniana i ricorrenti riferimenti e le continue cita-zioni esplicite all'opera di Dante, che fu per Bassani un modello non solo lette-rario ma anche politico ed esistenziale (entrambi conobbero la stessa esperien-za straziante dell'esilio e il bisogno di scrivere un'opera redentrice), possiamo immaginare in quel vero e proprio personaggio, in quell'uccello insieme insoli-to e carico di simboli esistenziali, uno dei discendenti di quegli uccelli-angeli danteschi che, numerosissimi nel Purgatorio, simboleggiano con il loro volo la possibilità di un «trasumanar» redentore; si poterebbe perfino presentare que-sto airone come una possibile reincarnazione del Divin Uccello del Canto II del Purgatorio che, con le sue immense ali, accoglie Dante e Virgilio sulla spiaggia del Purgatorio dopo il loro viaggio doloroso attraverso l'Inferno

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