Colonizzazione e acculturazione nella penisola iberica

Résumé It

La penisola iberica permette di osservare due grandi correnti coloniali e di acculturazione, fenicia e greco-orientali, attuando in forma diversa sul sostrato indigeno. La colonizzazione fenicia offre una tappa precoloniale già dal secolo X-IX a.C. nel sud-ovest, e fino alla fine del VII a.C. in tutta la costa del Levante fino alla Catalogna, ma il processo coloniale incornicia solo a partire dal VIII secolo a.C. e si limita alla costa del mezzogiorno penisolare con il suo centro a Cadice. Il suo effetto di acculturazione fu molto profondo e generale su tutte le regioni del Mezzogiorno e del Levante, ma specialmente nel Basso Guadalquivir dove diede luogo ad una elevata cultura orientalizzante indigena — Tartessos — che agì come centro dif fusore secondario, facilitando la trasformazione del sostrato indigeno e dando origine alla cosiddetta cultura iberica. La colonizzazione greca offre una tappa precoloniale nel mezzogiorno meno evidente e posteriore al secolo VII a.C. L'attività coloniale nella Catalogna si limita ad Ampurias, ma l'hinterland poco favorevole non facilita una acculturazione generalizzata fino alla fine del V secolo a.C. Ciò si attua più efficacemente nel sud-est, sul sostrato indigeno previamente acculturato del periodo orientalizzante, che le influenze greche modificano a partire del VI sec. a.C., facilitando la sua incorporazione al mondo ellenistico circummediterraneo e, finalmente, alla romanizzazione.