Per una “biologie sauvage” dei Romani Prime proposte

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1 janvier 2016

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Maurizio Bettini, « Per una “biologie sauvage” dei Romani Prime proposte », Eugesta - Revue sur le genre dans l'Antiquité, ID : 10.54563/eugesta.646


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Come in ogni cultura, anche in quella romana circolavano rappresentazioni e credenze relative ai fluidi corporei. E’ questo il caso del sucus, inteso come fluido che provvede al benessere e alla salute della persona, dell’urina, e soprattutto dei liquidi che circolano nel corpo femminile, costituendo la sostanza da cui si forma il feto. Il funzionamento di questi liquidi interni al corpo può essere rappresentato sia attraverso modelli metaforici sia, cosa ancor più specifica della cultura romana, attraverso operatori divini, con relativi festival e rituali. Il funzionamento di questi diversi modelli mette in luce interessanti opposizioni di genere.

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