1999
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Giovanni Mennella, « «Agri Placentinorum et Lucensium in Veleiate sumpti» », Publications de l'École Française de Rome (documents), ID : 10670/1.2cc4cd...
Dall'esame della distribuzione dei pagi nel territorio di Veleia sulla base della più accreditata lettura topografica della Tavola alimentaria (CIL XI 1147), si evince l'esistenza di una serie di «agri sumpti» pertinenti all'amministrazione comunale di Luca, che si aggiungono ad altri di sua più presumibile appartenenza lungo il confine meridionale, e a quelli posseduti da Placentia sul limite occidentale. Le proprietà pubbliche erano ubicate nei pagi Valerius (Tav. II, 20-21), Salvius (VII, 58-60), Iunonius (111,3-5) e Floreius (VI, 1-3). Viceversa, non sussistono elementi per concludere che fossero assoggettati alla stessa conduzione giuridica anche i beni attribuiti in Tav. VI, 72-73 ai coloni Lucenses, un consorzio di privati cittadini di Lucca che sottoscrissero le obbligazioni a nome collettivo. Non è dato di sapere come tali enclaves, lontane dalla pertica lucense e alcune addirittura prossime all'abitato di Veleia, venissero gestite dal capoluogo a cui forse erano pervenute in seguito a lasciti ο tramite legati testamentàri da parte dei loro proprietari, evidentemente anch'essi in rapporto di cittadinanza e/o di affari con la res publica Lucensium. Comunque, l'accertata esistenza di questi «agri sumpti» nel territorio veleiate e, insieme, le proprietà di Placentia sul confine occidentale presso l'importante santuario di Minerva Medica Cabardiacensis, potrebbero costituire un ulteriore indizio della non brillante situazione amministrativa locale nella contigenza del programma alimentario.