Jean Fautrier Grande testa tragica

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1 septembre 2013

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Etienne David, « Jean Fautrier Grande testa tragica », HAL-SHS : histoire de l'art, ID : 10670/1.4asw7y


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Jean Fautrier esercitò l'arte della scultura tra il 1927 e il 1929 poi dal 1935 al 1943. Da questi due periodi nacquero ventidue pezzi scultorei rimasti riservati per troppo tempo. Riconosciuto e celebrato per la sua opera pittorica, Jean Fautrier è anche – nonostante una bassa produzione – “uno dei nostri primi scultori” come ricordava André Malraux nel 1956. Tuttavia Fautrier espose le sue sculture in numerose occasioni, inserendole tra i suoi dipinti nelle mostre. Nel 1942, l'artista è a Parigi e lavora nel suo studio in Boulevard Raspail illustrando le opere letterarie dei suoi amici: Jean Paulhan, René Char, Robert Ganzo, Francis Ponge e Paul Eluard. L'emozione è al centro della creazione della Grande Tête Tragique, creata nel 1942 nel pieno dell'occupazione tedesca. Per Jean Fautrier la tecnica è soltanto un mezzo di espressione plastica al servizio di un tema. Il soggetto di questa scultura è l'uomo ferito, contuso dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale. La Grande Testa Tragica mostra la volontà dell'artista di prendere la realtà, la notizia storica, come “spinta iniziale” per il suo lavoro.

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