Un'officina di plumbarius a Ercolano

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2004

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Mario Pagano, « Un'officina di plumbarius a Ercolano », Publications de l'École Française de Rome (documents), ID : 10670/1.6169c6...


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Nel 1961 veniva scoperta dal Maiuri ad Ercolano, lungo il decumano massimo, presso uno degli archi d'ingresso al foro, una interessante bottega che, probabilmente dopo il terremoto del 62 d. C., accolse un'officina di plumbarius, la prima finora documentata in area vesuviana. Il ritrovamento, nonostante la sua importanza, è rimasto sostanzialmente inedito. Sulla base di tutta la documentazione disponibile, si è ricostituito l'intero contesto, che presenta non solo il crogiuolo e gli arnesi di fusione, ma anche gli oggetti che erano in corso di realizzazione o di riparazione. L'attività dell'officina, che serviva sia una clientela di livello medio ed elevato (in essa si saldavano e riparavano oggetti di un certo pregio, come una statuetta di Bacco), che di più basso livello (serie di pesi a cui si era in procinto di saldare il manico), sembra si estendesse alla realizzazione di caldaie in piombo, piccoli pesi di piombo per la pesca e tubazioni in piombo per l'acqua (se non erano solo rottami destinati alla fusione).

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