14 juin 2024
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Tommaso Vitale, « Introduzione. Nelle città e nelle regioni metropolitane, la disuguaglianza estrema non è un destino », HAL SHS (Sciences de l’Homme et de la Société), ID : 10670/1.6eaa13...
Nelle sfavillanti luci delle città moderne, si svela un enigma comples- so. Le città sembrano spesso essere il palcoscenico di una drammatica dualità: da un lato, sono culla di crescita economica, attrazione per investimenti, talenti e opportunità di lavoro; dall’altro, sono i luoghi in cui le diseguaglianze sociali sembrano aumentare, creando un diva- rio sempre più marcato tra i ricchi e i poveri. Ma la realtà è molto più sfumata di quanto sembri.Contrariamente alla convinzione comune, non è detto che le disu- guaglianze debbano inevitabilmente aumentare nelle città. Anzi, è pro- prio in questi centri urbani che spesso si verificano, sperimentano e implementano politiche coraggiose, che cercano di avvicinare gruppi sociali differenti, di condividere beni e servizi comuni per ridistribuire risorse e talvolta anche il potere e la capacità di agire. Tutto dipende dalla politica adottata, non solo dalle scelte strategiche, ma anche dalla capacità di instaurare una governance quotidiana e inclusiva. Questa governance deve adattarsi in modo flessibile alle realizzazioni concre- te, monitorare i tempi e limitare gli effetti negativi delle politiche stesse che si traducono in scelte selettive su ciò che viene governato e ciò che non viene governato (Le Galès, Vitale, 2015).