info:eu-repo/semantics/OpenAccess
Vito Avarello, « Per un’estetica dell’incontro: lingua e stile nel corpus italiano di Matteo Ricci », HAL SHS (Sciences de l’Homme et de la Société), ID : 10670/1.95f235...
Evocare la presenza di un'estetica nell'opera italiana di Matteo Ricci suppone un'interrogazione sull'esistenza di una concezione del bello che sorpassi l'ambito del testo ricciano per portare il lettore moderno verso una matrice linguistica e stilistica legata a un momento storico particolare, a un pensiero con il suo evolversi peculiare o, per dirlo con Michel Foucault ne Les mots et les choses, a un'épistémè 1. Lo studio letterario di un corpus testuale come quello del missionario di Macerata ci impone una rivelazione dei fenomeni di lingua e di stile, ma anche del campo epistemologico che ne è all'origine. La nostra riflessione sulla prosa ricciana si propone di rivelare le strutture del pensiero di un uomo e di un'epoca, i codici culturali che reggono il suo linguaggio, gli schemi di percezione e le gerarchie delle sue pratiche letterarie.