Letteratura e politica fra Provenza e Napoli

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1998

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Alessandro Barbero, « Letteratura e politica fra Provenza e Napoli », Publications de l'École Française de Rome, ID : 10670/1.9yi68f


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L'intervento indaga i rapporti fra la dinastia angioina e l'ambiente letterario due e trecentesco, verificando quali e quanti letterati siano stati al servizio del conte d'Angiò, poi re di Sicilia, ed evidenziando la portata politica del patronato esercitato dalla corte. Principe francese, Carlo d'Angiò ebbe rapporti controversi con i trovatori provenzali, ma l'opinione pubblica che essi rappresentavano non appare così totalmente avversa al nuovo conte come si è creduto. Alla corte napoletana, tuttavia, i poeti di lingua francese sostituiscono ben presto quelli provenzali, dando vita a una civiltà letteraria a carattere cortigiano ed esornativo, collegata con quella della Francia d'oïl più che con la Provenza d'oc. Sotto Roberto d'Angiò, infine, la cultura della corte diviene soprattutto latina, in chiave preumanistica, e toscana ; la protezione offerta ai letterati, primo fra tutti Petrarca, riveste ora, ancor più che in passato, un inequivocabile significato propagandistico.

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