Il mutamento di un ruolo : i legati nell’amministrazione interna della Stato pontificio dal XIV al XVII secolo

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2004

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Andrea Gardi, « Il mutamento di un ruolo : i legati nell’amministrazione interna della Stato pontificio dal XIV al XVII secolo », Publications de l'École Française de Rome, ID : 10670/1.9z5yht


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La figura canonica del legato pontificio viene usata dal Papato avignonese da metà Trecento come inviato straordinario per recuperare i domini papali d’Italia e sovrintenderne all’apparato amministrativo : diviene consueto nominare due cardinali a reggere, col titolo di vicari generali temporali, le province settentrionali e meridionali rispettivamente. Durante lo Scisma, i papi romani iniziarono a inviare cardinali che sono insieme legati e vicari (in campo sia temporale che spirituale) e competenti per singole province dello Stato. Tra XV e XVIII secolo questo assetto viene mantenuto, ma i legati vengono sempre più spesso nominati solo per affrontare circostanze d’emergenza, oppure per conferire incarichi prestigiosi a cardinali eminenti ; dal Seicento la carica rimane solo nelle province settentrionali e i suoi titolari divengono alti funzionari dipendenti dagli uffici centrali romani.

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