Sul Libellus ad Leonem X degli eremiti camaldolesi : Vincenzo Querini e Tommaso Giustiniani

Fiche du document

Date

2004

Type de document
Périmètre
Langue
Identifiant
Collection

Persée

Organisation

MESR

Licence

Copyright PERSEE 2003-2023. Works reproduced on the PERSEE website are protected by the general rules of the Code of Intellectual Property. For strictly private, scientific or teaching purposes excluding all commercial use, reproduction and communication to the public of this document is permitted on condition that its origin and copyright are clearly mentionned.


Citer ce document

Giuseppe Alberigo, « Sul Libellus ad Leonem X degli eremiti camaldolesi : Vincenzo Querini e Tommaso Giustiniani », Publications de l'École Française de Rome, ID : 10670/1.a4hd4f


Métriques


Partage / Export

Résumé It

Nel 1513 Giustiniani e Querini redigono a quattro mani e in breve tempo una proposta di riforma globale, indottivi dalla loro insofferenza per la condizione di decadenza della Chiesa e dell’imminente elezione del giovane cardinale Medici. Si tratta di una presentazione sistematica della visione della Chiesa dei due camaldolesi veneziani. Non è una proposta di «provvedimenti » né un progetto di «autoriforma » . Il testo trascende il frequente «moralismo » degli scritti di questo genere per coinvolgere le stesse strutture ecclesiastiche, ridisegnando la Chiesa cristiana. Il testo, articolato in sei parti, è collocato nella prospettiva dei doveri del papa. La Ia parte è dedicata al Potere del papa e suo ufficio ; la IIa riguarda la « Conversione degli idolatri e degli ebrei » ; la IIIa tratta della « Conversione o sconfitta dei maomettani ». Finalmente la IVa parte tratta della « unione al capo delle sette nazioni cristiane separate », mentre alla riforma dei cristiani che sono nella chiesa è dedicata la Va. L’analisi dell’aumento del potere temporale della Chiesa presso gli infedeli occupa la VIa e ultima parte.

document thumbnail

Par les mêmes auteurs

Exporter en