La necessità della congiura nelle scritture italiane della ragion di Stato

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1996

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Gianfranco Borrelli, « La necessità della congiura nelle scritture italiane della ragion di Stato », Publications de l'École Française de Rome, ID : 10670/1.bdgeso


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Résumé It

Il saggio prende in considerazione le opere dei più importanti scrittori appartenenti alla trattatistica della ragion di Stato (Boterò, Frachetta, Ammirato, Zinano, Settata, Frezza, Zuccolo e Sammarco) al fine di ricostruire le modalità diverse di intendere le pratiche di congiura. Innanzitutto, emerge la sicura attenzione di questi autori nei confronti dei dispositivi di congiura, che vengono descritti nel dettaglio delle tecniche dissimulative e simulative utilizzate al fine della loro messa in opera ; insieme, risulta esplicito il preciso intento di condannare le pratiche di congiura poiché sicuramente pericolose alla conservazione del potere principesco. Infine, alcuni di questi scrittori giustificano - per motivazioni e casi particolari - l'utilizzazione della congiura contro il soggetto che detiene il comando politico : per questo aspetto la congiura viene considerata strumento normale e mezzo necessario per la finalità della conservazione politica, da applicare a condizione di non mettere in crisi la sostanza conservativa del dominio.

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