Epigrafia ostiense dopo il CIL . 2000 iscrizioni funerarie Nuova edizione ampliata, riveduta e corretta nel testo e negli indici

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2023

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Maria Letizia Caldelli et al., « Epigrafia ostiense dopo il CIL . 2000 iscrizioni funerarie Nuova edizione ampliata, riveduta e corretta nel testo e negli indici », HAL-SHS : histoire de l'art, ID : 10.30687/978-88-6969-591-9


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Résumé En It

Right after Rome, the ancient city of Ostia is the archaeological site where the most considerable number of Latin inscriptions has been discovered. After the publication of the XIV volume of the Corpus Inscriptionum Latinarum (1887) and the Supplementum Ostiense (1930), a significant number of new inscriptions was brought to light during the “Grandi Scavi 1938-1942”, the majority of which remained unpublished. About ten years ago, a group of Italian and French researchers started a project for the systematic edition of this evidence. This publication, which is the result of the project, was first issued in 2018. It counted more than 2000 new funerary Latin inscriptions, discovered in Ostia and currently preserved there (plus 168 lost inscriptions). Following the modern standards of edition, the volume represents a remarkable contribution to the knowledge of the onomastics, the families of the city, and the iura sepulchrorum . For each inscription, a high-quality picture is provided. The second part of the book consists of the index, which adopts the traditional thematic classification. The volume is completed by a short bibliography, an index of the published inscriptions, and the inventory of the inscriptions. The second edition presented here is an update of the 2018 volume, with a Supplement at the end of the main catalogue. In addition to some recovered inscriptions or new readings of previously lost inscriptions, it contains numerous connections between fragments which had been considered separately, as well as bibliographical complements. Moreover, thirty new entries for texts previously omitted have been appended. Indexes and correspondences have been completely revised accordingly.

Ostia è, dopo Roma, la città dell’Impero che ha restituito il maggior numero di iscrizioni latine. Dopo la pubblicazione del XIV volumedel Corpus Inscriptionum Latinarum (1887) e del Supplementum Ostiense (1930), molto altro materiale è venuto alla luce, in gran partenel corso dei ‘Grandi Scavi’ degli anni 1938-42, ma è rimasto in gran parte inedito. Da qualche anno un gruppo di studio italo-franceseha dato avvio a un progetto sistematico di pubblicazione, di cui questo volume costituisce un risultato. Nella sua prima edizione, uscita nel 2018, il volume comprendeva circa 2000 iscrizioni funerarie provenienti da Ostia e conservate a Ostia (oltre a 168 perdute), con schede scientifiche e fotografie di alta qualità, eseguite a cura della competente Soprintendenza, che apportano un considerevolissimo contributo alla conoscenza dell’onomastica e delle famiglie della città, nonché agli Iura Sepulchrorum. Al catalogo seguivano gli indici epigrafici con la tradizionale ripartizione tematica. Chiudevanoil volume una bibliografia abbreviata, indici e corrispondenze inventariali. La nuova edizione aggiorna il volume del 2018 con una premessa esplicativa iniziale e un supplemento aggiunto in calce che in primo luogo comprende, oltre ad alcuni recuperi e riletture di iscrizioni precedentemente date come perdute, numerosi nuovi attacchi tra i frammenti epigrafici considerati, con completamenti spesso determinanti per la comprensione del testo e la sua attribuzione ad una o altra categoria; seguono sezioni di precisazioni e integrazioni bibliografiche e, infine, la pubblicazione di una trentina di nuove schede relative a frammenti epigrafici del Lapidario ostiense che, per ragioni diverse, non erano stati precedentemente presi in considerazione. Interamente rivisti e sistematicamente corretti sono tutti gli indici, onomastici e bibliografici, oltre a quelli delle iscrizioni edite e delle corrispondenze inventariali.

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