« Il corriere degli Italiani » : la parabola di un quotidiano antifascista in Francia

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1986

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Bruno Tobia, « « Il corriere degli Italiani » : la parabola di un quotidiano antifascista in Francia », Publications de l'École Française de Rome, ID : 10670/1.fs8pm6


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Il saggio ricostruisce l'itinerario politico e le vicissitudini finanziarie del quotidiano antifascista Il Corriere degli Italiani, edito a Parigi dal gennaio 1926 al dicembre 1927. Diretto dal cattolico popolare Giuseppe Donati fino al febbraio 1927, su posizioni assai critiche rispetto all'esperienza aventiniana, si caratterizzò per una linea di rigorismo etico e di acceso antimonarchismo. Isolato politicamente, ben presto il giornale versò in una crisi finanziaria assai grave, alla quale si pensò di porre rimedio rivolgendosi per sostegno all'Internazionale operai e socialista, ma senza successo a causa dell'opposizione di Giuseppe Emanuele Modigliani. Dopo l'abbandono della direzione da parte di Donati, il quotidiano fu vittima dell'opera di infiltrazione dell'ambasciata d'Italia a Parigi e, ormai su una linea politica sempre più equivoca in contrapposizione al fronte dei partiti antifascisti, controllato dalla banca Oustric (dietro la quale era da scorgersi la figura dell'industriale italiano Riccardo Gualino), fini per essere soppresso dal governo Poincaré alla fine del 1927.

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