Il mondo che verrà. Cinque ipotesi di ricostruzione dell'umanità nelle narrazioni distopiche. London, Barjavel, de Pedrolo, Montero, Ammaniti

Fiche du document

Date

1 septembre 2021

Périmètre
Langue
Identifiants
Collection

Archives ouvertes

Licence

info:eu-repo/semantics/OpenAccess


Citer ce document

Daniele Comberiati, « Il mondo che verrà. Cinque ipotesi di ricostruzione dell'umanità nelle narrazioni distopiche. London, Barjavel, de Pedrolo, Montero, Ammaniti », HAL-SHS : littérature, ID : 10670/1.oc1yni


Métriques


Partage / Export

Résumé En

Mark Fisher, prendendo come esempio la produzione disneyana Wall-E, parlava dell’impossibilità di immaginare il mondo al di là del capitalismo e di come le critiche al sistema finissero inevitabilmente per esserne riassorbite. Ma è davvero più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo? Nel volume, attraverso l’analisi di cinque narrazioni catastrofiste di lingue, culture ed epoche diverse – La peste scarlatta di Jack London (1912), Sfacelo di René Barjavel (1943), Seconda origine di Manuel de Pedrolo (1974), Lacrime nella pioggia di Rosa Montero (2011) e Anna di Niccolò Ammaniti (2015) – ci si concentrerà sulle modalità di ricostruzione dell’umanità, mettendone in luce gli aspetti più suggestivi, ma anche quelli più ambigui e problematici. Si tracceranno dunque le ipotesi di ricostruzione del mondo proposte: in maniera implicita o più evidente, vedremo come un’alternativa al mondo capitalista, almeno a livello immaginativo, rimanga possibile.

document thumbnail

Par les mêmes auteurs

Exporter en