Sulla nascita del cognome a Roma

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2009

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Heikki Solin, « Sulla nascita del cognome a Roma », Publications de l'École Française de Rome (documents), ID : 10670/1.rkjlmp


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Il cognome è la più recente delle componenti del nome romano. Non si può dire con sicurezza quando i cognomi siano entrati in uso, ma fin dall’inizio del periodo repubblicano erano stati, secondo la tradizione, per secoli una prerogativa dell’aristocrazia romana. Le liste dei Fasti Capitolini, la nostra fonte principale per i primi secoli della Repubblica, registrano i cognomi fin dall’inizio. Se questi fasti sono comunemente ritenuti in linea di massima attendibili, particolari difficoltà sono invece legate con i cognomi ascritti ai consoli e degli altri magistrati del V e IV secolo. La maggioranza degli studiosi afferma che i loro cognomi siano aggiunte posteriori. La nuova analisi condotta nel presente contributo ha dato come risultato che una buona parte di questi cognomi sono autentici, mentre altri sono interpolazioni e aggiunte posteriori. Il primo esempio di un cognome che appare in una fonte contemporanea, è Scapola del pontefice massimo P. Cornelio il cui sarcofago sembra databile alla fine del IV secolo. Quindi, almeno dal IV secolo i cognomi potevano essere in uso nelle famiglie patrizie, più tardi anche in quelle tra la nobiltà plebea. Si discute poi la cronologia dell’introduzione dei cognomi nelle liste magistratuali : sembra che una buona parte vi sia stata fin dall’inizio. Nella seconda parte si analizzano certi tipi di cognomi ; infine si dimostra che certi cognomi ascritti ai consoli dei primi secoli della repubblica e poi scomparsi dall’onomastica romana, non possono essere invenzioni degli annalisti.

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