La notion d'erreur de la nature d'après Aristote

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2014

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Jean-Louis Poirier, « La notion d'erreur de la nature d'après Aristote », Les Études philosophiques, ID : 10670/1.sv4e8n


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Plutôt que comme une erreur de la nature, le monstre est défini par Aristote comme un manquement à la finalité. Un tel manquement ne définit toutefois un monstre que dans le champ des produits de la nature. Celle-ci ne faisant rien en vain, ce genre de manquement à la finalité fait problème. Cela peut néanmoins se produire par diverses causes, parmi lesquelles on examinera, en particulier, dans le cas de la génération des femelles comment le manquement à la finalité, qui engendre un être non conforme au type spécifique, obéit cependant à une finalité supérieure qui relève de la perpétuation de l’espèce. On se demandera également dans quelle mesure, alors, l’existence des monstres pourrait témoigner d’une défaillance de la nature elle-même.

Piuttosto che come uno sbaglio della natura, il mostro venne definito da Aristotele come un fallimento della finalità. Tuttavia, un tale fallimento non definisce mai alcun mostro se non ché si tratta di un prodotto della natura. Difatti, la natura non fa nulla invano e questo tipo di fallimento riesce un problema. Tuttavia, questo può verificarsi per diverse cause, tra quelle esamineremo, in particolare, nel caso della generazione delle femmine, il modo secondo il quale questo fallimento della finalità, che genera un essere non conforme al tipo specifico, segue tuttavia una finalità più alta, della quale dipende la perpetuazione della specie. Esamineremo anche fino a che punto, allora, l’esistenza di mostri può attestare proprio di uno sbaglio della natura.

Piuttosto che come uno sbaglio della natura, il mostro venne definito da Aristotele come un fallimento della finalità. Tuttavia, un tale fallimento non definisce mai alcun mostro se non ché si tratta di un prodotto della natura. Difatti, la natura non fa nulla invano e questo tipo di fallimento riesce un problema. Tuttavia, questo può verificarsi per diverse cause, tra quelle esamineremo, in particolare, nel caso della generazione delle femmine, il modo secondo il quale questo fallimento della finalità, che genera un essere non conforme al tipo specifico, segue tuttavia una finalità più alta, della quale dipende la perpetuazione della specie. Esamineremo anche fino a che punto, allora, l’esistenza di mostri può attestare proprio di uno sbaglio della natura.

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