Documentazione scritta e preminenza sociale

Résumé It

. Attraverso l’analisi formale della documentazione medievale romana dei secoli IX-XII che vede agire in prima persona esponenti dell’aristocrazia romana, vengono messi in luce comportamenti documentari originali e tipici, finalizzati o a trasmettere e comunicare l’autorevolezza e il prestigio di quei personaggi, a scopo di ostentazione e di autocelebrazione, o a manifestarne il carattere autoritativo e dispositivo. Nel periodo più antico, che va grosso modo dal X alla metà dell’XI secolo, ciò avviene tramite l’elaborazione e l’adozione di un modello « aristocratico » che – grazie all’ampio strumentario degli scriniarii romani – sfrutta gli spazi retorici del documento (proemio, parte narrativa, formule di sanzione e di minaccia) per esprimere prodotti di alta qualità e di grande impatto comunicativo, senza modificare le parti autenticatorie. Nel periodo successivo l’originalità del rapporto tra documentazione scritta e preminenza sociale si esprime invece nell’area documentaria di «orientamento pub blico » e dà vita a una tipologia documentaria che dal punto di vista formale si colloca a metà strada tra il notarile e il cancelleresco e che è finalizzata alla formalizzazione di patti e convenzioni stipulati tra i signori e i castra o le civitates sottoposti a forme di dominatus. All’interno di questa categoria documentaria si trovano tra metà XII e XIII secolo gli esiti e gli esperimenti più diversi, soprattutto in quanto a strutture compositive, formule e scelta di combinazioni tra elementi notarili e cancellereschi, il tutto commisurato alle situazioni istituzionali e ai diversi gradi di potere e di prestigio personale dei signori.