Schiavi, commercio e baratto con Cala e Stora : il ruolo degli Olandesi all’inizio del Seicento [Texte]

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2008

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Marie Christine Engels, « Schiavi, commercio e baratto con Cala e Stora : il ruolo degli Olandesi all’inizio del Seicento [Texte] », Publications de l'École Française de Rome (documents), ID : 10670/1.vc8115


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In Olanda la storia della schiavitù ha avuto un impulso forte dopo l’immigrazione di gran parte della popolazione di Suriname e delle Antille dalla metà degli anni Settanta dello scorso secolo in poi. Per consequenza, il dibattito è concentrato principalmente sul commercio fra l’Africa occidentale e l’America del sud. Su cosa abbiano fatto gli Olandesi nel commercio in Mediterraneo si sa molto meno. Documentazione di un processo legale trovato negli archivi toscani da uno sguardo sul commercio di scambio dei Musulmani, catturati nella guerra contro i corsari Berberi, con grano ed altri prodotti desiderati. Verso il 1620 uno dei principali mercanti olandesi stabilitosi a Livorno, Bernard van den Broecke, veniva introdotto in questo commercio, tramite diversi mercanti toscani, Francesi di Marsiglia e dintorni e Portoghesi d’origine ebrea stabilitisi a Livorno che avevano relazioni consolidate con l’Africa del nord. Come dimostrano i verbali del processo giudiziario, il primo viaggio a cui partecipò non ebbe un gran successo.

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