Reinventare il corpo e lo spazio

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2021

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Giuseppe Longo et al., « Reinventare il corpo e lo spazio », HAL-SHS : histoire de l'art, ID : 10670/1.y4hlue


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Résumé It

Sunto Difenderemo le emozioni ed i corpi, la loro presenza nei nostri spazi di umanità, per le attività umane. Lo sguardo del soggetto conoscente dà senso al mondo, in arte ed in scienza, ritaglia i contorni, qualifica frammenti di reale, un reale che resiste, che oppone materialità a materialità e l'ecosistema alla nostra interpretazione ed azione su di esso. Le prospettive incrociate, fra pittura e matematica, cercheranno di mettere a fuoco un "Canone minore" che resiste alla perdita di senso di una rivoluzione scientifica, ricca di tecniche, capace di produrre conoscenza, macchine e profitti, ma anche di distorcere il rapporto dell'uomo alla natura. L'individuazione di una eterogenesi, pittorica e scientifica, delle forme e del senso evocherà piste recenti per una reinvenzione dell'umano e del suo sguardo sulla natura. Introduzione Seguiremo un percorso particolare in difesa e per una re-invenzione dell'umano. Ci porremo il problema delle radici filosofiche e storiche o, in altri termini, di una epistemologia storica, dell'alleanza che si è venuta a stabilire, nel corso di un secolo e a partire da un pensiero scientifico intriso di meccanicismo, tra un nuovo scientismo, la tecnoscienza del digitale, e le forme contemporanee di "governance". Il nostro obiettivo è dunque quello di proporre, sulle questioni dell'umano e della macchina, un'epistemologia storica della contemporaneità 1. Numerosi studi critici illustrano il ruolo politico, di ristrutturazione dell'umano, del digitale nei suoi due sviluppi più importanti, l'informatica e l'intelligenza artificiale. Le reti informatiche permettono una nuova centralizzazione dell'informazione, e quindi la gestione delle attività umane da parte di alcuni monopoli o da parte di governi con crescenti ambizioni autoritarie. Macchine ci riconoscono e ci seguono ovunque proponendoci risposte a domande non ancora poste, dato che la formattazione programmata precede e canalizza i nostri pensieri, le nostre azioni e i nostri desideri.

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