Le occlusive bilabiali in salentino (Puglia): uno studio acustico e percettivo

Fiche du document

Date

30 novembre 2005

Type de document
Périmètre
Langue
Identifiants
Collection

Archives ouvertes


Citer ce document

Takeki Kamiyama et al., « Le occlusive bilabiali in salentino (Puglia): uno studio acustico e percettivo », HAL-SHS : linguistique, ID : 10670/1.ykxqeg


Métriques


Partage / Export

Résumé It

I dialetti salentini sono caratterizzati dalla presenza dell'opposizione fonologica tra le consonanti geminate e quelle semplici non solo all'interno della parola, ma anche in posizione iniziale (Mancarella, 1974; Romano, 2003). Questa manca, però, nel caso delle occlusive sonore. È interessante notare, infatti, come la realizzazione fonetica della consonante bilabiale sonora sia sempre rinforzata (Mancarella, 1974). Con la nostra ricerca preliminare, effettuata su un'informatrice originaria di Taurisano (LE), abbiamo osservato che: 1) la durata dell'occlusione della /b/ detta “forte” in dialetto è effettivamente più lunga della /b/ semplice in italiano; 2) le sillabe /VbV/ del dialetto, tratte dal corpus registrato, sono state percepite più spesso come una /b/ doppia dell'italiano che come una /b/ semplice. Se la realizzazione fonetica della /b/ salentina detta “forte” è geminata, si trovano in dialetto salentino dei casi di realizzazione foneticamente semplice dell'occlusiva bilabiale sonora? Che cosa succede allora alla /p/, occlusiva fonologicamente sorda? Allo scopo di rispondere a queste domande, ci proponiamo di analizzare acusticamente e percettivamente un corpus più esteso che comprende entrambe le occlusive bilabiali in diverse posizioni (pre-tonica, post-tonica, inizio, interno di parola). Il corpus, composto da 53 parole in italiano (di cui 32 contengono una /b/ e 21 una /p/), è stato pronunciato dall'intervistatrice e tradotto spontaneamente da 3 informatori originari del paese appena citato; ogni parola si trovava all'interno di una frase cornice come: /tiku ... ma nod:iku .../. La metodologia di analisi adottata è la seguente: in primo luogo, si è misurata la durata dell'occlusione delle bilabiali (cercando di stabilire nel migliore dei modi la parte consonantica quando l'occlusione non è completa) e poi quella della vocale che precede la bilabiale. In secondo luogo, al fine di studiare la percezione dei due fonemi, si è effettuato un test di percezione su 20 italiani originari delle tre zone d'Italia (Nord, Centro, Sud) e 15 locutori nativi del francese utilizzando delle sequenze VbV e VpV in dialetto, tratte sempre dal corpus registrato. I risultati delle analisi acustiche mostrano che: 1) la durata della /b/ è più lunga di quella della /p/; 2) l'occlusione della /b/ è completa in quasi tutti i casi, ed è completamente sonora; 3) l'occlusione della /p/ è spesso incompleta, ed è frequentemente sonorizzata. Queste tendenze potrebbero essere verificate ulteriormente grazie all'elettrolaringografia, che permette di studiare le caratteristiche della vibrazione delle corde vocali e verificando lo stato dell'occlusione attraverso la misura della pressione intra-orale.

document thumbnail

Par les mêmes auteurs

Exporter en